Colusso-Sarri : L'Impresario delle Isole Canarie, ovvero La moda del teatro, 1989
Commedia-Pasticcio in due atti (1989) Testo di F. Colusso (da P. Metastasio) Musiche di G. Frescobaldi, F. Colusso, D. Sarri, A. Scarlatti
< vedi scheda nel "CATALOGO"
XIX Festival Internacional de la Opera Teatro Leal (Islas Canarias) Tenerife, 12 ottobre 1989 - ore 20:30
Festival "La Festa Barocca" Teatro Quirino Roma, 18 ottobre 1898 - ore 21:00
Characters
DORINA, Adriana Cicogna, mezzosoprano MORANTE, Gianni Pala Contini, sopranista (anche alto, tenore e basso!) NIBBIO, Giorgio Gatti, baritono Serva di Dorina, Simona Ciammaruconi, attrice Serva di Dorina, Stefania Cano, attrice il poeta Pietro Metastasio, Renato Giuliani, attore Ensemble Seicentonovecento [Gruppo di voci e strumenti antichi] Flavio Colusso, regia e direzione musicale
Allestimento della RAPR scene e costumi di Fabrizio Maria Garzi AllegatiPress
El “Empresario de las Canarias” Commissione del Festival de la Opera de Tenerife
Lo spettacolo L’Impresario delle Isole Canarie, ovvero La moda del teatro è stato commissionato dalla ATAO (Asociacion Tinerfeña de Amigos de la Opera) ed è stato presentato in prima esecuzione mondiale il 12 ottobre 1989, festa nazionale delle Isole Canarie, nel Teatro Leal di Tenerife, come manifestazione di chiusura del “I Congreso Internacional de Asociaciones y Medios de Comunicacion de la Opera”.
L’Impresario già nella sua versione originale di intermezzo contiene gli elementi caratteristici della satira del costume operistico del tempo: il mondo del teatro d’opera è pieno di aneddoti e convenzioni sugli impresari, i cantanti, i poeti, i protettori che oggi come allora vivono la loro bizzarra e affascinante professione sul rischio economico e penale, sul mercimonio, sull’intrigo amoroso e sul compromesso. L’odierna edizione «pasticcio» sviluppa quei temi, integrandoli con nuove e più ricche occasioni di sorriso ed esasperando alcuni elementi in un canovaccio d’opera completo. In particolare, l’introduzione di un terzo personaggio viene a creare le occasioni di azione e di frattura delle unità di tempo e di luogo dell’Intermezzo, creando le premesse per una storia con antefatto e chiarificando il finale, che in precedenza si poteva – con qualche ambiguità – solo immaginare.