Cataldo Amodei : Scintille siciliane nella Napoli del Seicento, 2003-2010
Scintille siciliane nella Napoli del ‘600
Napoli, Palermo, Genova, Ragusa, Roma
Concerti spirituali con letture tratte dal "Combattimento Spirituale", dal "Modo di consolare gl’infermi" e dal "Modo di dire la Corona della Madonna" di Lorenzo Scupoli (Otranto, 1530ca. – Napoli, 1610), verso e nel IV Centenario della morte del religioso Teatino
musiche in prima esecuzione moderna di :
Cataldo Amodei (Sciacca 1649 – Napoli 1693)
Alessandro Scarlatti (Palermo 1660 – Napoli 1725)
CAPPELLA MUSICALE THEATINA
Flavio Colusso, direttore al cembalo
Silvia De Palma voce recitante
Cristiana Arcari, soprano
Elena Cecchi Fedi, soprano
Margherita Chiminelli, soprano
Maria Chiara Chizzoni, soprano
Cristina Paolucci, soprano
Antonio Giovannini, alto
Massimiliano Mauthe von Degerfeld, alto
Jean Nirouet, alto
Tiziana PIzzi, alto
Maurizio Dalena, tenore
Aurio Tomicich, basso
VENITE PASTORES ® 2003-2010
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Cataldo Amodei "Composizioni Liturgiche" :
Confitebor, Laetatus sum, Pastorale per la novena del Signore
Cristiana Arcari e Cristina Paolucci soprani, Massimiliano Mauthe von Degerfeld alto
Maurizio Dalena tenore, Aurio Tomicich basso
CAPPELLA MUSICALE THEATINA
Flavio Colusso, direttore al cembalo
Musicaimmagine Records, 1 CD MR01MT
[Live rec. Basilica di San Paolo Maggiore, Napoli 2003]
WORLD PREMIÈRE RECORDING, 2003
Allegato anche all’omonimo volume in partitura, LIM “Musica Theatina” I, 2003
Allegati Audio / Video Foto Press
Scintille d’amor sacro
Flavio Colusso
La Cappella Musicale Theatina presenta, nel consueto concerto della ricorrenza del “Patrocinio” di san Gennaro nella Cappella del Tesoro di San Gennaro - capolavoro dell’architetto Teatino padre Francesco Grimaldi - brani in prima esecuzione moderna di Cataldo Amodei (Sciacca, 1649-Napoli, 1693) ed Alessandro Scarlatti (Palermo, 1660–Napoli, 1725), due compositori siciliani che hanno direttamente e indirettamente collaborato con i Chierici Regolari Teatini a Napoli. Il programma musicale e poetico è intessuto su alcuni temi: il ‘ricordare’ – in cui il gioco degli anniversari e dei centenari esprime il suo più vero e genuino compito; il ‘riscoprire’ e il ‘ritrovarsi’ – nelle diverse arti del passato, così come nello sguardo verso l’antico della nostra turbolenta modernità, segnata dal quotidiano, dal visibile-apparente; il ‘combattere’ – per conquistare la vera vita, quella che anche la musica contribuisce a non far morire.
Cataldo Amodei, a Napoli fu maestro di cappella del Collegio dei Domenicani e, dal 1685 fino alla morte, soprattutto presso la Casa madre dei Teatini a San Paolo Maggiore: attraverso le testimonianze offerte dai Diari seicenteschi, rintracciate da Domenico Antonio D’Alessandro, abbiamo uno spaccato delle celebrazioni liturgico-musicali dei Teatini, utili alla conoscenza della prassi esecutiva musicale-religiosa di un’importante chiesa napoletana della Controriforma. Questa chiesa sul Decumano maggiore, cuore della città antica, era anche sede preferita di “Cappella Reale”, cioè uno dei luoghi napoletani deputati a ricevere il viceré e la sua corte nelle occasioni da lui o dal suo cerimoniale prescelte, con il seguito dei suoi musicisti. La Cappella Reale era allora diretta dal giovane palermitano Alessandro Scarlatti, giunto a Napoli nel 1684 dopo gli studi e i primi successi a Roma, il quale prese in seguito il posto di maestro al Conservatorio di Santa Maria di Loreto, lasciato libero «per le sue molte occupationi» dallo stesso Amodei. Viene naturale immaginare l'incontro dei due musicisti nel settembre del 1686 nella chiesa lodata da Scarlatti per la «singolar pompa e Maestà» nelle celebrazioni, o la coincidenza della preparazione delle musiche di don Cataldo per la festa solenne di san Gaetano del 1690 mentre il pittore Francesco Solimena ultimava di affrescare la meravigliosa Sacrestia.
La musica, di raro ascolto, del maestro di cappella Teatino, come scrive Massimo Rolando Zegna (Amadeus, 2003), «rivela un’originale dimensione del sacro: raffinata nelle soluzioni musicali e attratta dal protagonismo delle voci, eppure reclinata su sentimenti quotidiani, spesso cullanti. Musica dalla retorica avvolgente, misteriosamente epifanica, in cui anche le ornamentazioni contribuiscono a un raccolto sentimento religioso che sempre sconfina nella dolcezza». Le musiche di Amodei e di Scarlatti, del quale ricorre il 350° anniversario della nascita, provengono dalla Biblioteca dei Girolamini di Napoli e il Concerto Spirituale vuole essere un affettuoso omaggio a padre Giovanni Ferrara della Congregazione dell’Oratorio, recentemente scomparso, conservatore dell’Archivio dalla Biblioteca dei Girolamini nello spazio di molti decenni.
Le composizioni qui eseguite, presentate anche nel concerto in collaborazione con il “Collegium Pro Musica” il 14 dicembre 2010 a Genova nella Chiesa teatina di San Siro, intessono virtuosi contrappunti e meditazioni con le pagine colme di forza straordinaria del Modo di dire la Corona della Madonna, del Modo di consolare gl’infermi e del Combattimento Spirituale, del Teatino otrantino padre Lorenzo Scupoli, figlio spirituale di sant’Andrea Avellino, che visse nelle Case teatine di Milano, Piacenza, Padova, Venezia e Genova dove si prodigò nella cura dei malati e degli appestati. Nella ricorrenza del IV Centenario della morte dello Scupoli (Napoli, 1610) numerose sono le iniziative tese a far conoscere uno scrittore che, con le sue opere, ha illuminato la sua epoca e la spiritualità moderna, pur rimanendo sempre nell’ombra: il Combattimento Spirituale è, sorprendentemente, uno dei più grandi successi editoriali di tutti i tempi, con più di seicento edizioni e traduzioni in tutte le lingue. Fra i molti ammiratori che ricevettero una profonda influenza dai suoi scritti vi sono grandi personalità come san Francesco di Sales, Mary Ward, san Paolo della Croce.