Esercizio spirituale concertato (1999) Commissione di : Ensemble Seicentonovecento / XXXI Festival di Mus. Antica di Urbino S, S, A, T, Br, B, 2 vni, vc, cb, trbn, org. (ca. 8’)Audio / VideoFotoPress
Seicentonovecento contraddistingue un metodo di ricerca interiore, una “pratica dell’Oratorio” e della musica sacra non musealizzata, non mummificata con un ri-fare “musica antica” frutto di un passato, oggi di moda, decontestualizzato dal suo naturale clima di preghiera. Già da molti anni negli incontri dei nostri Esercizi spirituali concertati, un “genere” cui possiamo affermare di aver personalmente contribuito alla realizzazione – definiti da una Critica attenta e sensibile «autentiche avventure dello spirito e della cultura» – abbiamo voluto ricreare quel clima di meditazione, raccoglimento e partecipazione – e non di semplice ascolto musicale – che era proprio all’ambiente dell’oratorio e alla musica di Carissimi.
Un filo multicolore nel segno della memoria unisce oggi le composizioni musicali e i versi del del grande compositore e didatta Giacomo Carissimi il quale «lasciò herede il Mondo delle più artificiose soavità», e quelle di Flavio Colusso anch’egli idealmente allievo dell’antico maestro di cappella che è oggi per lui eredità di grazie innumerevoli: un ponte che unisce, Quasi Serva Modum, e intuendo perfettamente che ognuno di noi ha un suo ruolo: saper capire fino in fondo qual’esso sia, è servire al massimo, nel continuo esercizio dell’umiltà, se stessi e il prossimo. l’esecuzione del “Peccavimus Domine” il cui testo è tratto dal coro finale del celebre oratorio Jonas il nostro esercizio spirituale concertato Peccavimus Domine, ..., Carissimi, e fonte di ispirazione di un brano che da molti anni inserisco come una mia “traccia” di riconoscimento in molte altre composizioni.
Peccavimus Domine Et in viis tuis non ambulavimus: Sed convertere, Domine, et convertemur. illumina vultum tuum super nos, et salvi erimus.