Le Opere di Misericordia
I “colori” del Te Deum
Antonio Mazza – 06 gennaio 2012 – La voce di tutti
Era piena, l’altra sera, la basilica di Sant’Andrea della Valle. Studiosi di musica o semplici appassionati erano lì per una prima assoluta, […] “Le Opere di Misericordia”. Su committenza del napoletano Pio Monte della Misericordia è formato da otto parti o “stazioni”. […]
“Esercizio spirituale concertato sull’esacordo del cielo”, si legge nel programma e, in effetti, così è, le Opere come oratorio e cantata ma, soprattutto, meditazione. Un inizio sospeso introduce al clima rarefatto, dove il brusìo delle voci ha una scansione di estrema levità, angelica si potrebbe dire, per quel suo fluttuare a mezz’aria. Una campana appena sfiorata frange questo delicato involucro sonoro, mentre la voce recitante percorre i passi evangelici ed è, tutto, di una complessa semplicità, per così dire: di una sobrietà apparente, poiché essa racchiude molti significati. E’ il modo tipico del “mistero” medioevale e, in effetti, i lavori di Colusso mi hanno sempre fatto pensare a questa rappresentazione dove s’incontrano e dialogano cielo e terra […]. L’effetto è avvolgente, si è proiettati in una dimensione di serenità contemplativa, in virtù anche di quella sorta di sincretismo melodico che è una peculiarità del musicista, attingere al passato per riviverlo con la sensibilità del presente (ma un presente che guarda oltre le nebbie attuali). […]